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The Wedding

Here we are finally with the first article, or at least the first worthy to be called such, on marriage.
This term means “union of husband and wife,” as also the Universal Declaration of Human Rights.

Article 16
1. Men and women of marriageable age have the right to marry and to found a family, without any limitation due to race, nationality or religion. They are entitled to equal rights as to marriage, during marriage and at its dissolution.
2. Marriage shall be entered into only with the free and full consent of the intending spouses.
3. The family is the natural and fundamental group unit of society and is entitled to protection by society and the State.

The determination of the marriage can take place in different ways according to the different cultures so generically religious or civil, but in some culture just a social definition.

Despite such here in Italy, the most widespread religion is Christianity, are recognized civil marriages also celebrated with various rituals; this since the 80 ‘it, there have been agreements between the State and the various religious congregations, such as:

Christian Congregation of Jehovah’s Witnesses, the Waldensian Church, Assemblies of God in Italy, the Union of Italian Jewish communities, Evangelical Christian Baptist Union of Italy, the Evangelical Lutheran Church in Italy.
Depending dellle various cultures and geographical areas, there are also restrictions: in fact, in some cultures it is forbidden the marriage between consanguineous, between more people (polygamy), and often the marriage between persons of the same sex.

This type of marriage is one of the main achievements of the “militant” homosexual in response to a request by the legislation to eliminate the disparity of treatment between heterosexual unions and homosexual unions, on the assumption that homosexual intercourse is a healthy expression of sexuality and the law marriage is an inalienable right of the individual person.
Nowadays, I’m sixteen countries that have agreed to the marriage formula equalitario: The Netherlands, Belgium, Spain, Portugal, Canada, South Africa, Sweden, Norway, Denmark, Iceland, Argentina, Uruguay, New Zealand, France, the United Kingdom, Brazil and in nineteen U.S. states (Massachusetts, Connecticut, Iowa, Vermont, New Hampshire, New York, Washington, Maine, Maryland, Rhode Island, New Jersey, Delaware, Minnesota, California, Illinois, Hawaii, New Mexico, Oregon and Pennsylvania, in addition to the capital Washington, DC) and in some regions of Mexico (in the capital and in Quintana Roo).
The rite of marriage, has always been considered an event of sharing, of formalization with the community: a real statement.
For the Catholic Christian Church and the Orthodox Church, marriage is considered sacred, and is in fact one of the seven sacraments.
For the Jewish religion, marriage is considered a coma the union of two families, one way to extend lareligione and Jewish cultural heritage.
Islam advises the marriage legitimized, asthe leading to mutual sodifazione sex and procreation.
Hinduism sees marriage as a sacred duty that entails social and religious obligations.
Buddhism does not encourage or discourage marriage, although it teaches that a person needs to live a happy married life.
In the Eastern world, some cultures involve the union in marriage with more individuals, often with more people means more than one wife (polygyny), in these cultures have several wives is a sign of wealth and power.
In the Muslim world, marriage is sanctioned between a man and a woman, but there are verses in the sura of the Qur’an which state that under certain conditions of extreme equanimity of a man is allowed to have up to four wives.
In Indonesia, the largest Muslim-majority state, is allowed marriage between a man and a woman who profess the same faith, while atheists are not allowed to marry.
In Imperial China was allowed the marriage only between a man and a woman, but for some higher social classes were allowed concubinage.

Matrimonio

Eccoci finalmente col primo articolo, o almeno il primo degno di essere chiamato tale, sul matrimonio.
Con questo termine si intende “unione di due coniugi”, come ricorda anche la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.

Articolo 16
1. Uomini e donne in età adatta hanno il diritto di sposarsi e di fondare una famiglia, senza alcuna limitazione di razza, cittadinanza o religione. Essi hanno eguali diritti riguardo al matrimonio, durante il matrimonio e all’atto del suo scioglimento.
2. Il matrimonio potrà essere concluso soltanto con il libero e pieno consenso dei futuri coniugi.
3. La famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della società e ha diritto ad essere protetta dalla società e dallo Stato.

La determinazione del matrimonio può avvenire in diversi modo, a seconda delle varie culture: genericamente in modo religioso o civile, ma in alcune culture basta una definizione sociale.
Nonostante ad esempio qui in Italia, la religione più diffusa sia il Cristianesimo, sono riconosciuti a livello civile, anche dei matrimoni celebrati con diversi riti; questo poiché dagli anni 80′ lo ci sono state delle intese tra lo Stato e le diverse congreghe religiose, come:
Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova, Tavola Valdese, Assemblee di Dio in Italia, Unione delle comunità Ebraiche Italiane, Unione cristiana evangelica battista d’Italia, Chiesa evangelica luterana in Italia.
A seconda dellle varie culture e delle aree geografiche ci sono anche delle restrizioni: infatti in alcune culture è vietato il matrimonio tra consaguinei, tra più persone (poligamia), e talvolta il matrimonio tra persone dello stesso sesso.
Questo tipo di Matrimonio, spesso definito “Equalitario”, è uno dei principali successi della “militanza” omosessuale in risposta alla richiesta di eliminare dalla legislazione la disparità di trattamento fra unioni eterosessuali e unioni omosessuali, sul presupposto che il rapporto omosessuale sia una sana espressione della sessualità e che il diritto al matrimonio sia un diritto individuale inalienabile della persona.
Oggi come oggi, sono sedici i paesi che hanno acconsentito alla formula del matrimonio equalitario: Paessi Bassi, Belgio, Spagna, Portogallo, Canada, Sudafrica, Svezia, Norvegia, Danimarca, Islanda, Argentina, Uruguay, Nuova Zelanda, Francia, nel Regno Unito e Brasile, in diciannove Stati USA (Massachusetts, Connecticut, Iowa, Vermont, New Hampshire, New York, Washington, Maine, Maryland, Rhode Island, New Jersey, Delaware, Minnesota, California, Illinois, Hawaii, Nuovo Messico, Oregon e Pennsylvania oltre alla capitale nazionale Washington, D.C.) e in alcune regioni del Messico (nella capitale e nel Quintana Roo).
Il rito del matrimonio, è sempre stato considerato un evento di condivisione, di formalizzazione con la comunità: una dichiarazione vera e propria.
Per la Chiesa Cattolica Cristiana e per la Chiesa Ortodossa, il matrimonio è considerato Sacro, ed è infatti uno dei sette Sacramenti.
Per la religione Ebraica, il matrimonio è considerato coma l’unione di due famiglie, uno modo di prolungare lareligione e l’eredità culturale Ebraica.
L’Islam, consiglia il matrimonio leggittimo, inquanto porta alla reciproca sodifazione sessuale ed alla procreazione.
L’Induismo vede il matrimonio come un sacro dovere che comporta obblighi religiosi e sociali.
Il Buddismo non incoraggia né scoraggia il matrimonio, sebbene insegni che una persona deve vivere una vita matrimoniale felice.
Nel mondo orientale, alcune culture prevedono l’unione in matrimonio con più individui, spesso con più individui si intende più mogli (poliginia), in queste culture avere più mogli è segno di ricchezza e potere.
Nel mondo musulmano, il matrimonio viene sancito fra un uomo e una donna, ma ci sono versetti nella sura del Corano che affermano che in certe condizioni di estrema equanimità a un uomo è consentito avere fino a quattro mogli.
In Indonesia, il più grande stato a maggioranza musulmana, è consentito il matrimonio fra un uomo e una donna che professano la stessa fede, mentre agli atei non è consentito sposarsi.
Nella Cina Imperiale era consentito il matrimonio solo tra un uomo e una donna, tuttavia per alcune classi sociali superiori era permesso il concubinato.