Daily Archives: February 26, 2014

Carnival!

Carnival, carnival, carnival …
Yes, but from what I dress? phew, it would be better to talk about what constitutes Carnival?
Well, then let’s start!

The one of Carnival is a tradition usually celebrated in the countries of the Catholic religion, as also the Latin origin of the word “carnem levare” brings us right to the festivities preceding the beginning of Lent, a period renowned for composure, fasting and renunciation.
As we said this festival, anticipates Lent, Carnival ends in fact, depends on the traditions, between Thursday and Fat Tuesday (the day after Shrove Tuesday, Ash Wednesday, is considered the first day of Lent). In celebration of this, it is essential masquerade.
Despite this, however, we can say that this festival has much more ancient origins, as it is a descendant of the Greek Dionysia and the Roman Saturnalia, during which a temporary dissolution was achieved by social obligations and hierarchies to make way for the overthrow of the order, the joke and even to debauchery.
Analyzing the history, then we can say that Carnival has always been considered a period of play, celebration and renewal during which the chaos replaces the established order, but once out of the festive period resurfaces renewed until the beginning of next carnival .
As for his celebration after the greek-roman period in the fifteenth and sixteenth century in Florence, the family of the great Masquerade Mefici organized on
wagons called “triumphs” accompanied by singing and dancing.
In the Rome of the papacy took place in the race instead of barbers, and the “Race of Moucouleti” small lit candles that competitors were trying to spegnarsi each other.
In some cities, it is observed the Ambrosian rite, which states that the Carnival ends with the first domentica of Lent, thus making the first Saturday of Lent on the day culmination of the festivities.
This carnival, with different traditions present in other parts of Italy, called the Carnevalone.
The most famous carnivals in Italy are definitely: Mardi Gras festival kicks of Venice, the Carnival of Viareggio, the Historic Carnival of Ivrea.
The Carnival of Venice is known for the beauty of the costumes, to the pomp of the festivities and the richness of the program that includes several days of events: art exhibitions, fashion shows, theater performances, all in the magical atmosphere of the Laguna.
The Carnival of Viareggio originated in 1873 and is one of the most important and most popular carnivals at the international level, the thing that characterizes mainly the floats are more or less big parade on Sundays in January and February and which dominate huge caricatures papier-mâché politicians, culture or entertainment, their traits, especially those physical features, are highlighted with satire and irony.
The Historic Carnival of Ivrea is famous for its high point of the Battle of the Oranges.
The most famous Carnivals are abroad sena doubt the Carnival in Rio, and the Notting Hill Carnival in London.
The second has little to do with the Catholic tradition , it is celebrated to Agoso cosegutivi and lasts for two days : the day of the Bank Holiday , being the last Monday in August , and the day before.
It is celebrated with a parade in the streets , led by the West Indian community centers in London , and has recently attracted so much from having tusirsmo cosiderato the event as the road had the largest carnival in the world.
The Carnival in Rio de Janeiro, or Rio Carnival , is an annual holiday that takes place in Rio de Janeiro, is celebrated 40 days before Easter and marks the beginning of Lent.
Brazil is a country with a Catholic majority , so the Lenten abstinence is very sensitive , so the celebration of the Carnival is a ” good-bye ” to the pleasures of the flesh in view of the next 40 days.
Despite the Brazilian Carnival is celebrated in different ways depending on the region , the Rio Carnival is considered one of the most popular , especially with regard to the glitz and the richness of its festivities.

Carnevale di Venezia

 

Carnevale di Viareggio

 

Carnevale di Notting Hill

 

Carnevale di Rio

 

Carevale, carnevale, carnevale…
Sì, ma da che mi vesto? uff, sarebbe meglio parlare di cosa sia il Carnevale?
Bene, allora iniziamo!

Quella del Carnevale è una tradizione celebrata solitamentenei paesi di religione cattolica, in quanto anche l’origine latina del termine “carnem levare” ci riporta proprio ad i festeggiamenti che precedono l’inizio della Quaresima, periodo rinomato per compostezza, rinuncia e digiuno.
Come abbiamo detto questa festa, anticipa la Quaresima, il Carnevale termina infatti , dipende dalle tradizioni, tra il Giovedì ed il Martedì Grasso (il giorno dopo il Martedì Grasso, il Mercoledì delle Ceneri, è considerato il primo giorno di Quaresima). Nel festeggiamento di questo, è indispensabile mascherarsi.
Nonostante ciò possiamo dire però che questa festa ha origini ben più antiche, in quanto è discendente delle Dionisiache greche e dei Saturnali romani durante i quali si realizzava un temporaneo scioglimento dagli obblighi sociali e dalle gerarchie per lasciar posto al rovesciamento dell’ordine, allo scherzo e anche alla dissolutezza.
Analizzando la storia, quindi possiamo dire che il Carnevale è sempre stato considerato un periodo di gioco, festa e di rinnovamento durante il quale il caos sostituisce l’ordine costituito, ma una volta esaurito il periodo festivo riemerge rinnovato fino all’inizio del carnevale seguente.
Per quanto riguarda la sua celebrazione dopo il periodo greco-romano, nel XV e XVI secolo a Firenze, la famiglia dei Mefici organizzavano delle grandi Mascherate su
carri dette “trionfi” accompagnate da canti e balli.
Nella Roma del papato avevano luogo in vece la corsa dei barbieri, e la “Gara dei Moccoletti” delle piccole candele accese che i concorrenti cercavano di spegnarsi a vicenda.
In alcune città, viene osservato il rito Ambrosiano, secondo il quale il Carnevale termina con la prima domentica di Quaresima, facendo così del primo sabato di quaresima il giorno culmine dei festeggiamenti.
Questo carnevale, presente con diverse tradizioni anche in altre parti dell’Italia, prende il nome di carnevalone.
I carnevali pi famosi in italia sono sicuramente: ilCarnevale di Venezia, il Carnevale di Viareggio, lo Storico Carnevale di Ivrea.
Il Carnevale di Venezia è conosciuto per la bellezza dei costumi, per lo sfarzo dei festeggiamenti e per la ricchezza del programma che comprende diversi giorni di manifestazioni: mostre d’arte, sfilate di moda, spettacoli teatrali, il tutto nella magica atmosfera della Città sulla Laguna.
Il Carnevale di Viareggio ha origine nel 1873 ed è uno dei più importanti e maggiormente apprezzati carnevali a livello internazionale, la cosa che lo caratterizza principalmente sono i carri allegorici più o meno grandi che sfilano nelle domeniche fra gennaio e febbraio e sui quali troneggiano enormi caricature in cartapesta di uomini politici, della cultura o dello spettacolo; i loro tratti caratteristici, specialmente quelli somatici, vengono sottolineati con satira e ironia.
Lo Storico Carnevale di Ivrea, famoso per il suo momento culminante della Battaglia delle Arance,
I Carnevali più famosi all’estero sono sena dubbio il Carnevale di Rio, ed il Carnevale di Notting Hill a Londra.
Il secondo ha poco a che vedere con la tradizione cattolica, infatti si festeggia ad Agoso e dura per due giorni cosegutivi: il giorno della Bank holiday, ovvero l’ultimo lunedì di agosto, e il giorno prima.
Viene festeggiato con una sfilata in strada, guidata dalla comuntà della West Indian londinese, e di recente ha richiamato così tanto tusirsmo da aver cosiderato l’evento come il carnevale in stada più grande del mondo.
Il Carnevale di Rio de Janeiro, o Carnevale di Rio, è una festa annuale che si tiene a Rio de Janeiro, si celebra 40 Giorni prima di Pasqua e segna l’inizio della Quaresima.
Il Brasile è una nazione a maggioranza cattolica, per cui l’astinenza quaresimale è molto sentita, per cui il festeggiamento del Carnevale rappresenta un “addio” ai piaceri della carne in vista dei prossimi 40 giorni.
Nonostante il Carnevale Brasiliano venga festeggiato in modo diverso a seconda delle regioni, il Carnevale di Rio è considerato uno dei più famosi, soprattutto per quanto riguarda lo sfarzo e la ricchezza dei suoi festeggiamenti.

Music on Stage

Litfiba – Mascherina

Canzone per chi non dice le cose in FACCIA
Non chiedo che tu mi prenda tra le tue braccia
Vorrei capire il tuo pensiero e basta
Parlarsi in faccia è l’ideale e preferisco sia cosi
Le mezze parole mi fanno male e la tua maschera mi butta giù
Travestimenti da carnevale ne vedo sempre di più
E nei salotti c’è un gran da fare
Tra finti amici e finta complicità
Io ti conosco mascherina ti conosco
Ti conosco mascherina ti conosco
Mediatizzati da ogni canale ne scopro sempre di più
Regnano nel mondo del virtuale
E fanno a gara di popolarità
Io vi conosco mascherina vi conosco
Non vi capisco mascherine ma vi conosco
Oppoppopo oppoppopo
Canzone per chi non me la racconta giusta
Non chiedo che tu mi prenda tra le tue braccia sai
Vorrei capire il tuo pensiero e basta
Vuoi farmi il pacco? Poi dimmi perché
Nella mia testa vedrò cose più vere
E ti conosco mascherina ti conosco
Ti riconosco mascherina ti conosco oppo oppo
Non ti capisco ma ti conosco
Oppoppopo oppopopo

Cooking Scientist

Chiacchiere

We are in week dedicated to the Carnival and the Mask (Of course, I know that the week began two days ago! Excuse me!:/ )
However, among the various typical Carnival sweets, I chose to tell you about the Chiacchiere, because despite the different names depending on the region, are spread almost all over the boot.
So let’s start with our recipe!

Ingredients

  • 200 gr of flour 
  • 40 g butter or lard 
  • 2 eggs 
  • 1 tablespoon of sugar 
  • The zest of one lemon 
  • Peanut oil or seeds oil
  • Icing sugar to decorate 
  • A pinch of salt

Process

We start to work the flour, eggs, butter, sugar, a pinch of salt and the lemon zest, continue to mix with enthusiasm until dough is smooth, smooth and not sticky and work to form a ball.
We cover the dough with plastic wrap and put it to rest for half an hour in a cool place.
After the half hour, we spread the dough should be quite thin, and cut into strips about 5 cm in length, with wheel pasta (it’s a serrated wheel that you use in the kitchen to cut the dough)
If you do not want it to swell too much during baking, roll them up or knotted them.
In a pan, pour plenty of Peanut’s oil (or seeds) and bring to room temperature, we fry a few Chiacchiere at a time, so you can better check the cooking, drain when they are golden brown and let dry on paper towels.
Then decorate with sugar Veil!

Ps: The Roman name of the Chiacchiere is Frappe!

Le Chiacchiere

Siamo nella settimana dedicata al Carnevale ed alla Maschera (sì, lo so benissimo che la settimana è iniziata due giorni fa! Scusatemi! :/ )
Comunque, tra i vari dolci tipici del Carnevale, ho scelto di parlarvi delle Chiacchiere, poichè nonostante il nome diverso a seconda della regione, sono diffuse in quasi tutto lo stivale.
Quindi iniziamo con la nostra ricetta!

Ingredienti

  • 200 gr di Farina
  • 40 gr burro o strutto
  • 2 uova
  • 1 cucchiaio abbondante di zucchero
  • La scorza di un limone
  • Olio di arachidi o di semi
  • Zucchero a velo per decorare
  • Un pizzico di sale

Procedimento

Iniziamo a lavorare la farina, le uova, il burro, lo zucchero, un pizzico di sale e la scorza del limone; continuiamo ad impastare con entusiasmo fino ad ottenere un impasto omogeneo, liscio e non appiccicoso e lavoriamo a formare una palla.
Copriamo l’impasto con della pellicola trasparente e mettiamo a riposare per una mezzora, in un luogo fresco.
Passata la mezzora, stendiamo l’impasto , deve essere piuttosto sottile, e lo tagliamo a strisce di circa 5 cm di lunghezza, con la rotella per pasta (è una rotella seghettata che si utilizza in cucina per tagliare la pasta)
Se non volete che si gonfino troppo durante la cottura, arrotolatele o annodatele.
In un tegame versiamo abbondante olio di Arachidi ( o di semi) e portiamo a temperatura, facciamo friggere poche Chiacchiere per volta, in modo da controllarne meglio la cottura; quando sono ben dorate le scoliamo e le lasciamo ascigare su della carta assorbente.
Decoriamo poi con zucchero a Velo!

Ps: Il nome romano delle Chiacchiere è Frappe!